Tutto ebbe inizio nel lontano 1991 io e il mio amico Alberto decidemmo di provare a costruire un simulacro di elicottero monoposto un telaio con motore Honda da 55 Cv che muoveva una coppia di pale il telaio fissato a terra avrebbe potuto solo muoversi in alto e basso e con un dinamometro si voleva misurare quanto avrebbe potuto sollevare un motore da 55 Cv
Ma i problemi furono molti visto che non esisteva nessuno a cui chiedere informazioni e consigli
Dopo svariati disegni e progetti inconcludenti, in edicola apparve un mensile intitolato Flap che riportava in america di un’elicottero ulm chiamato “lone star “ subito chiedemmo al costruttore se era disposto a venderci i piani di costruzione, ma la risposta fu no, solo la macchina finita e pagamento anticipato in dollari, quindi niente da fare, eravamo di nuovo al punto di partenza.
Il progetto di un eli ulm fu accantonato per un po’, ma ad un raduno del CAP a Venegono comprammo una rivista americana “kitplanes “che pubblicizzava un costruttore argentino di nome Osvaldo Durana che metteva in vendita i piani di costruzione di un suo eli ulm monoposto, sfogliando altre riviste scoprimmo anche che di ditte che vendevano piani di costruzione n’esistevano parecchie in america, dopo una attenta valutazione decidemmo di comprare tutti i piani di costruzione per poi scegliere il progetto migliore, ma al controllo dei piani scoprimmo che un buon 20% non era volante nel senso che erano delle trappole mortali dei veri suicidi annunciati, un altro 25% non ne era possibile la costruzione in quanto i componenti erano pezzi di recupero da rottami d’auto e moto varie, l’altro 55% era sempre lo stesso progetto di Durana al quale avevano invertito l’ordine di numerazione dei disegni, ma la piccola macchia o la riga interrotta di un particolare erano uguali per qualsiasi progetto, e una ditta lo chiamava CH5 l’altra Sky Sport l’altra ancora Sport kopter
Decidemmo di iniziare costruendo tutti i particolari, ma al momento di reperire i pezzi commerciali “cuscinetti, boccole “ le ditte costruttrici alle quali ci rivolgemmo ci dissero che ormai erano fuori produzione da 20 anni e non ne avevano neanche nei fondi di magazzino.
Decidemmo di rifare tutti i pezzi adattandoli ai componenti esistenti in commercio e l’elicottero fu finito nel giro di 3 anni con un motore Rotax 582 rimesso a 0 ore dalla Icaro motori di Redavalle,
Ma le prestazioni non erano quelle volute, in quanto al rotore erano disponibili circa 45 Cv per via dei troppi riduttori meccanici ( ingranaggi e cinghie ) tra il motore e il rotore. Visti gli scarsi risultati e l‘impossibilita’ di modifiche se non totali e profonde accantonammo il progetto Durana, eravamo ormai nel 1994.
Di buono recuperammo il motore, la strumentazione, il serbatoio, il sedile, il resto fu fatto a pezzi col flessibile e dato tutto ad uno sfasciacarrozze lì vicino come rottami metallici.
Decidemmo dopo un consulto sul da farsi, di ripartire con un elicottero di nostra invenzione e quale idea migliore di copiare un elicottero volante, il migliore in circolazione per il lavoro in montagna, un “lama “, a quel tempo conoscemmo in un’elisuperfice ETI basata a pochissimi Km (6) da noi un pilota “Luciano” che lavora con quest’elicottero, e di sera metro, calibro e carta alla mano ne prendemmo le misure e le geometrie.
Per ricostruire il tutto in scala per portare una persona, a mia figlia feci sparire una bambola “barbie “visto che è in scala 1 a 6 di una persona normale” ci serviva come modello per capire le proporzioni e costruimmo un simil telaio sempre in scala, prima di passare al telaio vero
Per i tubi del telaio il fornitore fu la ditta Mark-Ingegno nostro amico che aveva appena iniziato la propria attività il quale ci permise anche di recarsi presso di lui per la costruzione di alcuni pezzi al tornio o fresa andammo avanti fino al 1998 e l’elicottero fu pronto alla prima prova di volo, lo portammo presso l’elisuperfice ETI dove il proprietario ci permise anche di ritirarlo nell’hangar e di tenerlo in quella struttura, fu portato in volo con successo da un nostro amico che sapeva gia pilotarlo il quale dopo il primo volo mi disse “adesso tocca a te”, e adesso toccava sul serio a me imparare, a quei tempi di scuole per elicotteri ulm non ne esistevano e neppure qualcuno che ne quantificasse il costo.
Non mi feci prendere dalla paura e coraggio alla mano salii per la prima esperienza e prova oggi prova domani dopo 8/10 ore di tentativi e prove, imprecazioni richieste di aiuto ai santi del paradiso riuscivo a tenerlo in hovering e a pilotarlo “nota in tutto questo tempo di prove e tentativi davo anche una mano a Luciano nella costruzione di un suo aereo privato un kit americano della Questair il Venture  a quei tempi e forse anche oggi l’unico in tutta Europa.  A tutt’oggi l’aereo e quasi finito pronto al suo primo volo, la sua costruzione prosegue in Val D’Ossola presso l’hangar della ditta Air Walzer presso la quale Luciano lavora attualmente
Alla fine l’elicottero pesava tanto, anzi troppo, decisi di farne una seconda versione più leggera alleggerendo tutto quello che si poteva, ma mantenendo la stessa meccanica intanto continuavo a volare per tutta la valle sulle montagne lì vicino accumulando circa 120 ore di volo.
 La fine purtroppo di quella versione dell’elicottero fu decretata da un incidente causato da un mio amico, il quale dopo un decollo, facendo una salita ripida non controllava il contagiri rotore e si ritrovò a circa 10/15 mt con un rotore a bassi giri 300 “ disse “ e ricadeva a terra rovinosamente distruggendo il mezzo e mettendomi in condizione di rifare parecchi pezzi.
Dopo circa 1 anno la 3° versione alleggerita fu pronta, solo di telaio passai dai 35 Kg ai 19 Kg
La cura d’alleggerimento mi aveva permesso di togliere circa 42 Kg da tutto l’elicottero senza pregiudicarne la robustezza e affidabilità.
Cambiai anche il motore passando dal 582 da 64 Cv al 618 da 75 Cv fornitomi dalla ditta Aliveneta, rifeci anche la testa rotore e affinai e modificai anche parecchi particolari, una delle ultime modifiche riguarda la cabina passata dai 12.6 Kg ai 5.2 Kg adottando una costruzione in kevlar/carbonio. La prossima modifica riguarderà il serbatoio anche quello sarà rifatto in kevlar/carbonio.
A oggi le ore di volo fatte arrivano a circa 187 sul monoposto.
In mente ci sono tante idee, ma manca il tempo per metterle in pratica in tempi brevi.